Traffic offender
In materia di circolazione stradale, la regolamentazione dei comportamenti risulta di fondamentale importanza per
l'incolumità propria ed altrui.
Spostarsi per la strada comporta necessariamente il rispetto delle prescrizioni indicate nel codice stradale, la cui
trasgressione ha come conseguenza una contravvenzione (illecito amministrativo) oppure una sanzione penale (reato).
Purtroppo ognuno di noi, quotidianamente, ha modo di osservare comportamenti stradali che, in palese violazione della
normativa, risultano imprudenti e pericolosi e che vengono sanzionati in piccola parte rispetto al numero di trasgressori.
E' inoltre diffusa l'opinione che la criminalità colposa connessa alla circolazione stradale sia connotata, nel nostro Paese,
da sanzioni scarsamente effettive:
l'incidente stradale viene spesso considerato come un semplice evento sfortunato le cui conseguenze sull'altrui integrità
psico-fisica e patrimoniale possono essere soddisfatte con la copertura assicurativa per la responsabilità civile.
Tale indirizzo determina una visione distorta della realtà perché rischia, da un lato, di far sottovalutare il valore della vita
umana e, dall'altro, di essere pericolosamente deresponsabilizzante per il traffic offender che non percepisce
compiutamente le conseguenze negative e il disvalore sociale del comportamento illecito posto in essere.
Domande in cerca di risposta:
...quanto è efficace un percorso riparativo in sostituzione all'esperienza carceraria?
...i controlli per il contrasto della guida in stato di ebbrezza e la sospensione della patente sono sufficienti come
deterrente?
...è possibile proporre agli aspiranti conducenti una fase di apprendimento interattivo attraverso il confronto
con il testimone di un'esperienza traumatica come un incidente stradale?
...è ipotizzabile proporre agli autori di incidente un percorso alternativo con funzioni riparative e davvero corrispondenti
ad opportunità di cambiamento?